Viaggi nel gusto
Patrimonio di saperi e sapori
Spaghetti alla Griscia
E’ uno dei piatti più famosi della cucina laziale, considerata l’antenata della pasta all’amatriciana.
In comune infatti c’è l’utilizzo del guanciale e del pecorino romano.
La differenza principale invece sta nell’assenza del sugo di pomodoro, poiché la sua origine sarebbe addirittura antecedente all’importazione dello stesso in Europa.
Veniva, infatti, consumato principalmente dai pastori che, andando per pascoli, si preparavano un piatto semplice ma altrettanto gustoso e sostanzioso.

Pecorino dei Monti della Laga
Prodotto tradizionale della Regione Lazio, è un formaggio ovino misto a capra (fino al 30%) a pasta dura.
La pasta ha colore giallo paglierino e la stagionatura varia da 3 a 6 mesi ed il sapore è leggermente salato e piccante.
L’impiego dei pascoli montani e dei foraggi ricavati, unitamente ad un’antica tecnica di trasformazione, fanno si che l’attuale formaggio conservi ancora le caratteristiche di un prodotto tramandato da generazioni.

Prosciutto amatriciano IGP
La tradizionale tecnica di rifilatura particolarmente alta deriva dalla secolare esperienza maturata dai produttori della zona e conferisce al prosciutto una forma tondeggiante ” a pera”.
Al taglio la fetta deve avere una consistenza elastica e compatta, di colore roseo-rosso inframezzata da marezzature di grasso bianco.
Il sapore è sapido ed intenso ma non salato, accentuato dalla stagionatura relativamente lunga, minimo 14 mesi.

Mortadella di Accumoli
Dalla tipica forma tondeggiante e dal sapore intenso, appena piccante, la mortadella viene prodotta con le carni magre di prima scelta di suino (spalla e lombo) che vengono macinate a macchina non troppo finemente, condite con sale e pepe e preparate nella caratteristica forma.
La stagionatura dura in media 4 mesi ed è caratterizzata dall’utilizzo di tipiche stecche di legno per la sua pressatura.
Dal sapore inconfondibile, presenta al taglio un colore rosa-violaceo.
